31 luglio 2015
La mattinata di oggi sembrava grigia e freddina ma appena preso il sentiero del Cammino, che sale proprio dietro l’hotel San Antonio Abbado in cui avevamo passato la notte, il sole ha fatto sentire subito i suoi raggi.
Raggiunta la cima del Monte De Ocas (1100) attraversiamo il bosco su una larga pista battuta dai boscaioli dove le nostre bici, aiutate dal peso delle borse, si sono lanciate a velocità sostenuta. Dopo una sosta al Monastero di San Juan de Ortega la nostra meta è stata Burgos. Desiderosi di vedere la cattedrale ci arriviamo attraverso una ciclabile meravigliosa che attraversa tutta la città; Burgos moderna dove la qualità della vita è la civiltà la si nota anche da queste cose. Affascinati dalla maestosa cattedrale, lasciamo Burgos verso le mesetas che saranno ns compagne di viaggio per ca 180 km anche nei prossimi giorni.
Campi di grano sconfinati fino all’orizzonte ti fanno perdere dimensione e distanza. Un senso di solitudine avvolge i pellegrini che raggiungiamo uno dopo l’altro, e continuiamo a domandarci più volte quale sia il viaggio più giusto; a piedi o in bicicletta. Troviamo alloggio a Castrojeriz proprio all’hostal adiacente la collegiata di Santa Maria del Manzano, un gioiello di chiesa museo il più importante monumento del paese.
Cesare
“Cos’e’ il ‘camino’ in bici?”.
È svegliarsi e pedalare subito in salita, scorrere dolcemente su strada bianca circondati dal verde del bosco dei Montes d’Oca; è commuoversi sulla tomba di SJuan d’ortega; -è rimanere incantati dalla maestria dei muratori nelle opere d’arte interne alla chiesa baciate da un raggio di sole a primavera e in autunno; è entrare a Burgos x una noiosa e caotica periferia e trovare una pista ciclabile straordinaria; e’ commuoversi nel vedere x la 2a volta le guglie della cattedrale gotica; è pedalare nelle mesetas solitarie e colorate di giallo delle stoppie con i pensieri che vagano negli spazzi immensi; è farsi accarezzare dal soffio del vento insistente da spingerti avanti nei sentieri; è ricordare quando arrivai a piedi a Hontanas affaticato dopo 36 km e dopo 9 ore, oggi fatte in ore 2,30, nel gioco magico del tempo e degli spazzi dilatati; è vivere in piena libertà in cui l’anina e’ a suo agio nei luoghi umili e carichi del sudore e dei pensieri di milioni di donne e uomini, giovani e adulti che hanno testimoniato la presenza Divina sul Camino, sapendo che, anche domani si dovra’ avanzare verso ‘l’Amico del Signore’ come nuovi messaggeri e che in ogni metro di strada il cammino puo’ cambiare la tua visione del tempo modellandoti l’anima.
Buen camino Silvio