Dalla via Benedicti al cammino di Santiago.

Dalla via Benedicti al cammino di Santiago.

1000 km in dieci giorni, dai Pirenei all’Atlantico, tre ciociari per unire la Via Benedicti al Cammino di Santiago.

Diventa realtà percorrere il Cammino di Santiago in bici, da tanto tempo sognato e da mesi messo in programma. Si, siamo tre amici che partono con l’intento di percorrere tutto il cammino da Saint Jean Pied de Port, Pirenei francesi, fino a Compostela e ancora più a ovest, sino a Finis terra e toccare il santuario della Madonna la Barca di Muxia, sulla costa della morte dell’Atlantico Galiziano. Chi c’è stato più volte, chi se n’è innamorato sentendo i racconti e/o sbirciando nei siti dedicati, comunque Silvio, Cesare e Maurizio hanno vissuto i mesi e i giorni che hanno preceduto la partenza con particolare attesa e trepidazione, non per i timori del lungo percorso, ma per ciò che rappresenta oggi il cammino di Compostela, la sua millenaria storia religiosa, spirituale fatta si di sofferenza, ma che emana e stimola tali emozioni da restarne attratti.

Andiamo sul sentiero patrimonio dell’umanità, con una t-shirt particolare, porta il logo della via Benedicti insieme al logo del Cammino di SJ, unendo idealmente due percorsi, uno millenario, l’altro di giovane ideazione. Due storie di Santi Uomini proclamati patroni d’Europa, due storie che hanno dato tanto all’affermazione della fede cristiana, alla storia d’Europa, a territori così lontani e diversi nella dimensione, come nella conformazione fisica, eppure così vicini nelle finalità ideali, culturali e spirituali di ieri e ancor più necessaria oggi.

maglietta santiago

Se il cammino Compostelano rappresenta il tragitto di fede più conosciuto e partecipato, forza e sostegno del popolo spagnolo che vi ha ritrovato unità territoriale nel culto di Santiago, la via Benedicti è il nuovo cammino, che si propone sulle tracce lasciate da S. Benedetto nel 529 DC e che poi, su quel tracciato, vi sono stati costruiti importanti monasteri culla non solo della vita spirituale e religiosa, ma anche dell’arte e della nostra storia e che oggi possono e devono diventare importanti leve per la rinascita di un nuovo sviluppo territoriale. C’è anche un’altra ragione più importante e però meno conosciuta: a Veroli riposano le spoglie di S. Salome, madre di S. Giacomo il maggiore e S. Giovanni l’evangelista, essa stessa pellegrina nelle nostre terre.

Recita una poesia sul cammino di Santiago di una forza misteriosa che attrae, forse inconsapevolmente, infatti, Una volta presa la decisione si è già partiti interiormente. Idealmente negli zaini delle nostre bici, porteremo anche i nostri affetti, ma partire vuol dire lasciare tutte le sicurezze della vita quotidiana per entrare nella precarietà senza sapere quello che troverai lungo il percorso. Lasciare tutto il superfluo che ingombra la nostra vita per ritrovare l’essenzialità: tutto quello che ti serve sta nella tua bicicletta e deve essere leggera. Partire senza misurare il tempo e magari verificare che dopo appena tre o quattro giorni di camino, subentra un senso di calma e di pace e, in cui, la sola cosa da fare è andare.

 

Andremo a riportare le nostre giornate particolari sul cammino nel sito www.informasport.it tenteremo di descrivere i luoghi e le emozioni che proveremo; proveremo a entrare nello spirito del cammino, a vivere a contatto con persone senza distinzione di status, di età, di sesso e nazionalità in compagnia di persone dove l’unico elemento che unisce è il cammino e la meta della cattedrale di San Giacomo. Capire finalmente il senso dei saluti che ci si scambia sul Sentiero come, ’Ultreya’ (sempre avanti) o il ‘Buon Cammino’ capace esso solo di stimolare fraterne emozioni. 

Frosinone li 25 luglio 2015   Cesare Pigliacelli – Maurizio Beltempo – Silvio Campoli